venerdì 19 ottobre 2012

Come si mangia in tempo di crisi

Ricordo che a Venosa c'era un menù che si tramandava oralmente di famiglia in famiglia. Il venerdi c'era il pesce e il sabato brodo o minestrone, la domenica poi era la giornata più attesa perchè nonna, che si alzava all'alba, preparava prima il sugo che faceva cuocere almeno quattro ore, e poi, tornata dalla messa, si metteva a preparare le orecchiette. Quando c'era il pollo al forno era proprio una festa;  insomma ogni giorno era prestabilito, eppure non vedevo l'ora di tornare a casa da scuola per gustare quelle cose così buone. Oggi il menù lo fanno i vari  discount di cui sono piene le nostre città: è una rincorsa alle promozioni. Nei carrelli vedi che quasi tutti, se non tutti, hanno preso il prodotto scontato e quindi: pollo sempre e lasagne di lunedi!